Caprera, capitale dell’Italia etica e bella
Apre al pubblico il 15 luglio a Caprera il Memoriale Garibaldi: il primo museo nazionale italiano dedicato interamente ad una figura storica. Ed anche grazie a questo Memoriale – come ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Paolo Peluffo, coordinatore del programma culturale del 150° anniversario dell’Unità d’Italia -”Caprera diventa la capitale evocativa dell’Italia etica. Una capitale ideale perché rappresenta l’idea della rinuncia: un grande uomo politico, un leader, deve rinunciare alle ricompense. E in uno dei posti più belli del pianeta, proprio qui, a Caprera, Garibaldi realizza il suo progetto di educazione politica”. Il memoriale, inaugurato il 3 luglio scorso da presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sorge all’interno dell’ex forte Arbuticci, installazione militare una volta molto importante perché ospitava strutture militari operative a difesa della flotta italiana. Il forte (che aveva in dotazione 160 soldati, 6 obici, 8 cannoni e 6 mitragliere), fu costruito sulle alture di Caprera nel 1887 e faceva parte del sistema di batterie militari che doveva difendere l’arcipelago delle isole de La Maddalena e in particolare era destinato a battere, con i suoi cannoni, le navi davanti al canale della Moneta, tra Caprera e La Maddalena, incrociando i tiri con la batteria di Punta Villa, così da proteggere l’Arsenale.
In questa struttura, abbandonata da 60 anni e restaurata per l’occasione con un bassissimo impatto ambientale, è oggi ospitato un museo vivo, un racconto polimediale che si snoda nelle 13 sale dei quattro edifici che compongono il Memoriale e che Napolitano ha percorso soffermandosi sui “pezzi” più curiosi o evocativi e sulle installazioni multimediali curate dai giovani dello Studio N!03. Ai cimeli di ogni tipo, ai plastici delle battaglie, alle vere e proprie “cronache illustrate” su pannelli, si affiancano apparati multimediali, suoni, voci, video e postazioni interattive.
In queste sale il visitatore potrà rivivere tutta l’esistenza di Garibaldi, da quello più noto, il Generale, l’uomo d’azione e di battaglia, che lottò anche contro lo schiavismo, per la democrazia e a favore del diritto di voto alle donne, a quelli forse meno noti di marinaio, viaggiatore del mondo (Sudamerica, New York, Cina, Australia) e soprattutto agricoltore nella tenuta della sassosa Caprera. Il progetto e’ stato finanziato, oltre che dallo Stato, dalle Fondazioni di origine bancaria associate all’Acri con un contributo di 2,2 milioni di euro. L’intero valore dell’intervento e’ di 5,6 milioni di euro.
Il museo e’ la realizzazione di un impegno che lo Stato aveva preso con la famiglia che donò l’isola proprio per realizzarne un museo”. Con la casa in cui Garibaldi trascorse l’ultima fase della sua esistenza, “il nuovo Memoriale – aggiunge Peluffo – andrà ulteriormente a connotare Caprera come Isola Garibaldina”, museo vivo delle memorie e della storia di una delle maggiori personalita’ dell’Ottocento italiano e non solo”.
Ancora oggi Caprera è meta di “pellegrinaggi” garibaldini ed è stata sede dal 3 all’8 luglio di un Festival Garibaldino ricco di eventi culturali: tavole rotonde con i più importanti storici e giornalisti italiani, presentazioni di libri, concerti tra cui lo spettacolo creato appositamente da Ambrogio Sparagna e la proiezione di rari film su Garibaldi e l’Unita’ d’Italia. Il Memoriale (fino al 4 novembre l’ingresso è gratuito) attende i visitatori, italiani e stranieri, giovani e ragazzi che vogliano conoscere la vita e le gesta di un eroe dell’Unità d’Italia, ma soprattutto un cittadino del mondo che resta un esempio universale di incrollabile e coerente fede nella libertà dei popoli e dell’individuo e nella bellezza di una vita etica.
(Nicola Commisso)
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