La rete dei cammini della Regione Lazio: cultura e territorio
Un mese fa, l’8 febbraio 2017, il Consiglio della Regione Lazio approvava la proposta di legge riguardante la realizzazione, manutenzione, promozione e valorizzazione dei grandi itinerari culturali europei, delle vie consolari romane e del patrimonio escursionistico del Lazio. E’ un provvedimento importante ed atteso che apre nuove prospettive per la valorizzazione e la tutela del territorio della Regione e del suo patrimonio artistico, paesaggistico e culturale.
La nuova legislazione istituisce la Rete dei Cammini del Lazio (RCL) costituita dai grandi itinerari culturali europei, ad esempio la Via Francigena, dai percorsi storici, religiosi e paesaggistici, dalle vie consolari e dal patrimonio escursionistico.
La gestione degli interventi sarà prerogativa dell’Agenzia del Turismo della Regione Lazio, la cui azione sarà coadiuvata da due organi: una struttura amministrativa e un forum composto dalle associazioni e dai soggetti che si occupano di tutela, valorizzazione e gestione delle vie e dei cammini. Inoltre è prevista l’istituzione di un fondo unico per la rete, in cui convergeranno le risorse dei diversi assessorati, per un totale che ammonta a circa 700.000€ per il biennio 2017/2018. Del finanziamento potranno beneficiarne anche gli enti locali: gli enti-gestori delle aree naturali protette regionali, università, enti pubblici di ricerca, associazioni e fondazioni senza scopo di lucro. Vantaggiosa è la possibilità di poter predisporre progetti in partenariato o collaborazioni con soggetti privati.
Un’interessante novità è rappresentata dalle “case del camminatore” che apriranno i battenti lungo la rete dei cammini: strutture ricettive extra alberghiere di ospitalità, costituite nei pressi dei cammini per rispondere ai bisogni e alle necessità del pubblico.
Secondo gli addetti ai lavori l’obiettivo è mettere al centro i camminatori. Proprio questi ultimi sono stati interpellati per contribuire in prima persona a scrivere una legge che, sulla carta, risulta tra le migliori in Europa.
“Se è vero che tutte le strade portano a Roma, lo è anche il contrario: attraverso la nuova legge la Regione riconosce il valore storico culturale e ambientale del patrimonio viario” afferma il consigliere regionale Eugenio Patanè, primo firmatario della proposta.
Promuovere la Rete dei Cammini significa focalizzare l’attenzione su di un immenso patrimonio e sullo spirito che per secoli ha messo in contatto persone culture e territori molto diversi fra loro.
Da oggi sarà possibile far rivivere quelle esperienze e offrire un nuovo approccio con il territorio.
Porre l’accento sulla Rete dei Cammini significa anche impegnarsi per una maggiore tutela del patrimonio storico architettonico e ambientale del Lazio, auspicando un maggiore investimento su un turismo ecosostenibile basato sull’escursionismo e la riscoperta di tradizioni culturali e religiose peculiari del territorio.
Natalia Sacchi
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