Reliabitaly, l’app che difende il made in Italy
Quel nome leggermente storpiato che ricorda una rinomata marca nostrana, quell’ostentata bandiera italiana sul packaging del prodotto, quel prezzo così invitante. Eccoci al supermercato, a fronteggiare centinaia di articoli disposti ad arte sugli scaffali e un dubbio ci assale: starò acquistando davvero un prodotto Made in Italy?
Prolifera in tutto il mondo il fenomeno dell’italian sounding: merci “taroccate” che inducono il consumatore frettoloso e disattento all’acquisto di un prodotto spacciato per italiano, ma che – a guardar bene – poco e niente ha da spartire con il Bel Paese. Dal parmesan all’imitazione dell’aceto balsamico di Modena, dal mascarpone taroccato al wine kit, la pirateria agroalimentare ha fatto da apripista ad un variegato mercato del falso Made in Italy che interessa ormai diverse categ orie merceologiche, non ultime l’arredamento e l’abbigliamento.
Niente paura. Di fronte agli scaffali traboccanti di prodotti, colti da una ragionevole incertezza sull’acquisto, oggi possiamo sfoderare un’arma vincente: il nostro amato smartphone. È da poco disponibile on line un’app gratuita che consente ai cultori del Made in Italy di non cadere più nel tranello dell’italian sounding. Reliabitaly è un sistema di verifica che restituisce un feedback immediato sulla reale autenticità dei prodotti e dei servizi analizzati. L’applicazione riconosce l’articolo e reindirizza l’utente sulla pagina web della merce d’interesse dove la corrispondenza biunivoca tra il prodotto, il codice e la pagina garantiscono che il marchio Reliabitaly, riportato anche sul packaging, non sia stata riprodotto illecitamente. Nella scheda, si possono acquisire anche informazioni più approfondite: visualizzare immagini e video collegati ai metodi produttivi, conoscere le caratteristiche tecniche e scoprire le peculiarità del prodotto. Un metodo di controllo attivo che assicura l’unicità del riscontro e non è falsificabile. A realizzare la app Reliabitaly, per IOS e per Android, è l’omonima associazione no profit, dedita alla tutela e alla promozione del Made in Italy nelle diverse categorie merceologiche.
La versione 2.0, promessa per il prossimo marzo, faciliterà ulteriormente la vita dei consumatori. La nuova release permetterà di riconoscere i prodotti non solo attraverso la lettura dei codici a barre (per gli articoli della grande distribuzione) o dei QR code (per i prodotti dell’artigianato italiano), ma anche tramite l’acquisizione di TAG NFC (per i beni di elevato valore economico) oppure riconoscendo l’intera immagine del prodotto, permettendo all’azienda licenziataria di scegliere in che modo vuole che il consumatore verifichi l’autenticità del suo prodotto.
Si prospetta vita dura per i fraudolenti falsificatori del Made in Italy. Fortunatamente.
Camilla Cipolla
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